Mutuo casa giovani: il momento di comprare è adesso

Scopri come richiedere il mutuo agevolato giovani per realizzare il sogno della prima casa

 

 

La casa è, soprattutto in Italia, il luogo di costruzione della famiglia, il porto sicuro a cui affidare i propri sogni e le proprie aspettative di futuro, una certezza da lasciare ai propri figli e l’investimento preferito della maggior parte dei piccoli risparmiatori.

 Ci sono categorie però che hanno molta difficoltà ad avere accesso al credito, e l’avvento della pandemia da coronavirus ha allargato ancor di più il divario tra chi può permettersi l’investimento della casa e chi non può farlo. In quest’ultima categoria abbiamo un gran numero di giovani con contratti atipici e poche garanzie.

 Per questo motivo, lo Stato è intervenuto al fine di agevolare l’accesso al credito anche a chi fino ad ora non ha potuto farlo.

 In questo articolo vediamo insieme cos’è il mutuo casa giovani e quali sono i requisiti per accedere alle nuove agevolazioni. 

Bonus mutuo casa giovani: cos’è

Il bonus mutuo casa giovani è un’agevolazione che fa parte del Decreto Legge Sostegni Bis, varato dal Governo italiano per aiutare i giovani nell’acquisto o ristrutturazione della prima casa, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 maggio.

Si tratta sostanzialmente di un ampliamento del Fondo di Garanzia prima casa inserito nella legge di bilancio del 2014, modificato e aggiornato per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile, peggiorato con la situazione Covid.

L’agevolazione, attiva dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2022, prevede la possibilità per i giovani con meno di 36 anni di richiedere un mutuo anche al 100% per l’acquisto  o ristrutturazione della prima casa, con garanzia dello Stato dell’80%.

 Inoltre, è possibile risparmiare la somma relativa all’imposta sostitutiva e alle imposte di registro, ipotecaria e di bollo.

I requisiti per richiedere il mutuo agevolato giovani

Per poter usufruire del bonus sono necessari alcuni requisiti fondamentali che è importante conoscere per muoversi per tempo e per verificare di rientrare nella categoria a cui esso è rivolto.

●      l’acquisto o ristrutturazione deve essere per la prima casa

●      l’acquirente non deve superare i 36 anni al momento del rogito

●      l’abitazione non deve rientrare nelle categorie di lusso (A/8 e A/9)

●      l’importo del mutuo non deve superare i 250mila euro

●      non si deve essere titolari di altri immobili o di quote parziali in comproprietà

●      è necessario avere un modello ISEE inferiore ai 40.000 €

 Inoltre non serve avere un contratto a tempo indeterminato, oggi poco comune tra le categorie dei più giovani che molto spesso si ritrovano con rapporti di lavoro atipico.

Modello Isee: facciamo chiarezza

Il Modello Isee è una delle condizioni per poter rientrare nelle agevolazioni, ma in cosa consiste esattamente? Isee sta per “indicatore della situazione economica equivalente”, ed è un indice che permette di calcolare lo stato economico di un dato soggetto.

Il modello è rilasciato dai CAAF oppure è comodamente compilabile online dal sito dell’INPS e richiede che siano presentati:

●      documenti anagrafici del richiedente e del nucleo familiare

●      documenti sui redditi percepiti

●      documenti relativi al del patrimonio mobiliare e immobiliare

●      documentazione da presentare in caso di disabilità

Una cosa molto rilevante da sapere è che l’Isee viene calcolato sulla documentazione di due anni prima rispetto alla richiesta: per il 2021 faranno fede i documenti del 2019 e così via.
Esso considera i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare e non solo del richiedente: quindi presta sempre attenzione!

Mutuo agevolato giovani in compravendita da impresa

Il bonus non copre solamente la compravendita da privati ma anche quella da imprese, con alcune differenze nelle modalità.

In questo tipo di compravendita, soggetta ad iva, l’acquirente deve versarne l’importo al venditore ma potrà poi godere di un credito d’imposta spendibile per il pagamento dell’Irpef dovuta, per contributi previdenziali e assistenziali, ritenute d’acconto o assicurazioni infortuni e malattie da lavoro e per pagare alcuni tipi di imposte (es. di registro, ipotecarie, catastali, sulle successioni e donazioni...).

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